Finché amore non ci separi
Buon compleanno, Piero Angela
Le tipicità italiane... sono davvero tipiche?
L'affascinante storia di Beirut in un libro
Sono quasi tre anni che il mondo ha perso Sam Pivnik. Ma non la sua straordinaria e coraggiosa testimonianza, che è nel libro "L'Ultimo Sopravvissuto. Una storia vera" (che trovate su Matacena Libri). Sam, ebreo, nasce in Polonia ed è figlio di un sarto.
«La gente spesso mi chiede perché abbia aspettato tanto per raccontare la mia storia. È una domanda semplice, ma la risposta non lo è»
Nel libro Pivnik racconta la sua incredibile esperienza da sopravvissuto alla Shoah attraversando, come recita la sinossi, "tutti i gironi dell’inferno nazista". Dopo anni, con quel tatuaggio 135913 sul braccio, decide di condividere col mondo tutto il suo dramma.
Sam conosce il ghetto, i divieti imposti dai nazisti, il coprifuoco, gli stenti, il terrore per le strade. Poi, dopo un rastrellamento, tutta la sua famiglia viene deportata al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Strappato alla sua famiglia, che trova la morte nelle camere a gas, Sam subisce terribili soprusi e atrocità, e ogni giorno, alla famigerata Rampa di arrivo dei treni con i deportati, vede compiersi sotto i suoi occhi la più inenarrabile delle tragedie. Sopravvissuto alla crudeltà delle SS e dei Kapo, ai lavori forzati nella miniera Fürstengrube e alla “marcia della morte” nel rigido inverno polacco, Sam è infine tra i prigionieri sulla nave Cap Arcona, bombardata dalla Royal Air Force perché luogo di esperimenti dei nazisti su donne e bambini da parte delle SS. Ma ancora una volta, miracolosamente, riesce a salvarsi.
Questa storia ora è a disposizione di noi tutti perché ciò non accada mai più.