Italia Francia Gran Bretagna Germania

Korb leeren

Tel 081 754 90 86

FOLLOW US ON



BESTE WAHL

Rabatt-Gutschein

FOLLOW US ON

Kundendienst

SIEHE AUCH

Le notti bianche

indietro

Nelle prime pagine di Le notti bianche (disponibile su Matacenalibri), lo scrittore descrive, facendo parlare in prima persona il protagonista, le strade di San Pietroburgo, i suoi palazzi, i suoi ponti, e come la città cambia a seconda delle stagioni. Il protagonista è un uomo che non è mai riuscito a stringere legami intimi e duraturi con altre persone, è un impiegato. È un sognatore che trascorre le sue notti insonni passeggiando lungo le sponde del fiume di San Pietroburgo. Ed è proprio durante una delle sue lunghe passeggiate notturne che incontra Nasten’ka, una donna che cambierà le nottate, ma soprattutto cambierà l’intera esistenza del sognatore. Nasten’ka è una ragazza che sta vivendo in maniera disperata la fine del suo amore. I due, appena incontrati, durante lo scorrere vellutato della notte, iniziano a confidarsi, a condividere i propri mali, i momenti di malinconia e di tristezza. L’impiegato, grazie alla sua compagnia comincia a sentirsi meno solo, si sente capito e riesce a percepire sé stesso nel mondo reale, mentre si muove, agisce, non soltanto pensa. Ma tutto questo avviene in assenza di luce, sotto lampioni, quasi come se lui continuasse a volersi nascondere. Dal confronto con la donna, riesce a stabilire un contatto con tutto quello che lo circonda, riesce a vivere le proprie emozioni, quelle che fino ad un attimo prima aveva ignorato, da cui aveva preso le distanze, come per difendersi dal coinvolgimento e non soffrire nel caso in cui ci sarebbe stata una rottura, una perdita. Nasten’ka appare come colei che attraverso i suoi sensi, molto più sviluppati di quelli di lui, attraverso i suoi racconti e il suo sguardo, riesce a mostrargli l’alternativa, la parte mancante, quella irrazionale, che all’uomo non è ancora visibile. Ma quando lei ritorna dal suo vecchio amore, l’impiegato ritrova la casa spoglia, e le sue giornate svuotate di quel valore che Nasten’ka aveva reso al suo tempo. Così improvvisamente torna la luce, è mattino, ma quella luce invece di far risplendere le cose, sembra, paradossalmente, oscurarle. Dostoevskij però fa proseguire il suo romanzo Le notti bianche, perché c’è qualcosa che perdura, che va oltre la storia, l’incontro, e la perdita, il finale è rivelato nell’impronta che lascia questo rapporto durato appena quattro notti.

Kundendienst

Haben Sie Fragen?
Kontakt Kundenservice:
330 85 96 55

AUFTRÄGE

Kostenloser
Versand für € 99

NEWSLETTER ABONNIEREN

Entdecken Sie alle Nachrichten Vorschau
Abonnement des Newsletters