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Qualche giorno fa abbiamo parlato sul Blog Matacenagiochi di Guida Galattica per Autostoppisti. Oggi vi proponiamo il secondo capitolo di questa saga fantascientifica umoristica "trilogia in cinque parti" come la definiva lo stesso autore Douglas Adam: parliamo di Ristorante al termine dell'universo, che già dal titolo rievoca tutta l'atmosfera dell'universo immaginifico dello scrittore.
Arthur Dent e Ford Perfect sono scappati a bordo della navicella "Cuore d'Oro" dalla Terra prima della sua distruzione, che serviva a far posto a un'autostrada spaziale. Con loro, la guida galattica per autostoppisti li accompagnerà in viaggi e avventure sballottolate nello spazio, insieme all'ex Presidente della Galassia, Zaphod Beeblebrox, alla sua ragazza terrestre, Trillian, e a Marvin, robot perennemente depresso.
Giunto sul leggendario pianeta Magrathea, il bizzarro gruppo incontrerà il progettista che ha costruito la Terra e i clienti che gliela avevano commissionata, cioè i due (apparentemente) topi che Trillian aveva portato con sé lasciando il pianeta, che stanno ancora cercando la domanda della "risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto".
Il romanzo parte proprio dalla ripartenza di Arthur Dent, Ford Prefect, Trillian, Mavin e Zaphod Beeblebrox da Magrathea. La Cuore d'Oro viene immediatamente attaccata da una nave Vogon, e verranno salvati da un avo di Zaphod, Zaphod Beeblebrox Quarto. Ma, durante l'attacco, Zaphod e Marvin spariscono nel nulla.
I due riappariranno negli uffici della Guida, in cerca di Zamiwoop.
Quando lo incontrano, dopo numerose avventure che comprendono robot, strani pianeti e il Vortice di Prospettiva Totale che si trova sul mondo "B" di Ranonia, Zaphod si ritrova un modellino dell'astronave "Cuore d'Oro" nella tasca della giacca. Il modellino si espande fino a ridiventare la vera nave, con i suoi occupanti, che finalmente possono andare a cena al Ristorante al Termine dell'Universo (dove Zaphod aveva promesso di portarli alla fine del libro precedente).