"Umiliazioni, denigrazioni, ingiurie, menzogne, svilimenti, manovre d’isolamento, il far sentire in colpa e inadeguati, minacce, ricatti emotivi sono tutti atti che non lasciano un segno tangibile, ma sicuramente ne lasciano uno molto profondo sotto il profilo psicologico, con conseguenze spesso irreversibili: danni alla psiche, esaurimenti nervosi, depressioni, malattie psicosomatiche, anoressia, bulimia e tante altre".

Queste parole chiudono un libro duro ma necessario, firmato dalla criminologa Cinzia Mammoliti, una delle maggiori esperte in materia in Italia. "Nella trappola di uno psicopatico" dimostra che quando spesso puntiamo il dito contro qualcuno/a incapace di contrastare un amore evidentemente malato, siamo supponenti e presuntuosi. L'amore malato è dietro l'angolo, può manifestarsi in un qualsiasi momento di debolezza, e per contrastarlo bisogna saper fare i conti con sé stessi.

Sono tanti/e a cadere "in trappola" in casi non violenti ma non certo meno "infami", cruenti, duri. Si possono individuare per alcune tipiche caratteristiche dell'aguzzino - che sappia o meno di esserlo. Manipolatore, altalenante, che prova a vedere quanto può spingersi oltre. Che alterna calde e euforiche presenze a cruente assente. E cadere in questa rete può essere più semplice di ciò che si crede.
Il circolo vizioso inghiotte la vittima che anziché prendere le distanze da qualcosa di così nocivo è intrappolata in rimorsi e la sensazione di non essere all'altezza di chi invece non merita altezza alcuna. Anzi, ci trascina in un baratro profondo e non esiterebbe un attimo a scavalcarci e farci inghiottire dalle tenebre se ciò potesse salvarlo da sé stesso.

Quasi tutti hanno vissuto un amore malato nella loro vita come questo. Quasi tutti sanno che davanti a una consapevolezza post, è incredibilmente difficile uscirne quando si è dentro. Quanta forza serve. Quanto bisogna fare i conti con sé stessi e con ciò che di irrisolto ci rende vulnerabili proprio lì, dove il bastardo o la bastarda di turno ha colpito. Dove ha trovato terreno fertile.

Cinzia Mammoliti porta testimonianze raccolte durante la sua importante vita professionale per restituire un libro-esperienza che può essere un faro, un appiglio per chi in questo momento è in questa situazione. Forse anche tu che ci stai leggendo. Perché non devi sentirti ultimo/ultima. Non devi credere di essere una persona che non vale. Non devi credere di essere solo/a. O di non aver il diritto di sbagliare.
"Ci sono milioni di relazioni in cui si muore interiormente ogni giorno, soffrendo le pene dell’inferno per i maltrattamenti subiti da partner anaffettivi, manipolatori, sadici e crudeli". Riconoscerli, e metterli in un angolo, può essere più semplice con questo libro.
Tu meriti di più. Come diceva Frida Kahlo, "Ti meriti un amore". E non uno schifoso surrogato.