Italia Francia Gran Bretagna Germania

Vide panier

Tel 081 754 90 86

SUIVEZ-NOUS SUR



MEILLEUR CHOIX

Coupon

SUIVEZ-NOUS SUR

service à la clientèle

VOIR AUSSI

"Il giornalista digitale è uno stinco di santo", l'etica per salvare il web

indietro

Voci solitamente avanti con l'età, incapaci di raffrontarsi con un mondo che cambia, più volte hanno tuonato in luoghi di cultura (e meno) che il web ha ucciso il giornalismo. Dove per web si intende un variegato mondo che all'occhio disattento può sembrare una sola minestra. Ma un social network non è un webzine, il citizen journalism non è un'agenzia di stampa e così via.

Diciamocelo, spesso in maniera aberrante qualcuno ha puntato il dito contro la Rete come se si potesse arrestare così il progresso, dando alla Rete la colpa di un mercato immobile e stantio. Nel frattempo la comunicazione digitale si evolveva e creava una serie di professionisti che dai giornalisti non erano per nulla distanti: copywriter, esperti di social media, web-content creator etc.etc.etc.

Chi punta il dito, oltre ad avere spesso una scarsa attitudine al mezzo digitale, spesso parla di una mancata etica da parte di chi fa informazione sul web. E spesso ha ragione. Ritenendola forse una informazione figlia di un Dio minore rispetto. Ma così non è, o almeno non dovrebbe essere. E ad oggi la differenza di qualità e un'etica professionale radicata, in periodo in cui il termine fake news rimbalza a sproposito qua e là, e in cui i Big della Rete come Google e Facebook hanno lanciato la loro guerra santa contro queste pratiche malevole (e a favore della loro tasca), si sente eccome. E tutti i falsi miti come il click-bait ora fanno sentire tutto il loro peso di penalizzazione in termini di visite.

Nel manuale "Il giornalista digitale è uno stinco di santo" di Mariagrazia Villa ci sono 27 best-practice per chi fa informazione sul web. 

L'etica nella comunicazione digitale è scomparsa? Andando controcorrente c'è qualcuno che dice no. Che pensa sia proprio la Rete a permettere ai giornalisti e, in senso più ampio, ai comunicatori di professione o di diletto, dai blogger ai social media writer, ai web content manager, di esercitare delle virtù morali. A dire no, è l'autrice di questo manuale divertente e bizzarro, ricco di utili suggerimenti e curiosi esercizi di scrittura, per imparare a vedere il web come la nuova miniera dell'etica della comunicazione. Ventisette virtù da conoscere e da allenare, per acquisire un comportamento moralmente qualificato. Perché il giornalista digitale è un santo, sì, ma non santo subito. 

SERVICE À LA CLIENTÈLE

Vous avez des questions?
Contact Service à la clientèle:
330 85 96 55

COMMANDES

Livraison gratuite pour les
commandes de plus de € 99

ABONNEZ-VOUS A LA NEWSLETTER

Découvrez toutes les nouvelles aperçu
abonnant à la newsletter